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RICETTIVITA' - BED & BREAKFAST

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Commercio ed Attività Economiche


Che cosa sono

E' definita dalla Legge Regionale n. 2 del 7/2/2008 come l’attività ricettiva a conduzione familiare esercitata da privati che, con carattere occasionale o saltuario, utilizzano parte della propria abitazione, fino ad un massimo di tre camere, per fornire ai turisti alloggio e prima colazione.

Il servizio di prima colazione è assicurato con cibi e bevande che non richiedono manipolazione.

Il servizio di alloggio deve comprendere i seguenti servizi minimi:

  1. pulizia quotidiana dei locali;
  2. fornitura e cambio biancheria, compresa quella da bagno, almeno due volte alla settimana e comunque ad ogni cambio cliente;
  3. fornitura costante di energia elettrica per illuminazione, acqua calda e fredda e riscaldamento;
  4. un locale bagno, anche coincidente con quello dell'abitazione, purché composto da w.c., bidet, lavabo, vasca da bagno o doccia e specchio con presa di corrente.

I locali da destinare all'attività di cui al comma 1 devono possedere i requisiti igienico-sanitari ed edilizi previsti per l'uso abitativo dai regolamenti comunali.

Chi può esercitare l’attività

Tutti i cittadini (se extracomunitari, con permesso di soggiorno valido), in nome proprio o come legali rappresentanti di società.

Come si accede

Il soggetto interessato ad aprire un bed & breakfast deve presentare alla Provincia richiesta di classifica e, successivamente al Servizio Attività Economiche del Comune una Dichiarazione in carta libera (scaricabile da questa pagina web), contenente le autocertificazioni e gli allegati previsti dalla legge e riportati nell’apposito modello.

I referenti

Gli operatori dell' Ufficio Commercio ed Attività Economiche

Tempi

L'attività può avere inizio trascorsi trenta giorni dal deposito della Dichiarazione.

Dell'avvio dell'attività deve essere fornita comunicazione al Comune.

Validità

Permanente, salvo l’obbligo di aggiornamento quando i locali in cui si esercita l’attività vengano interessati da trasformazioni edilizie.

Norme di riferimento

  • Legge regionale n. 2 del 7/2/2008;
  • Regolamento regionale n. 3 del 23/2/2010.